Utilizzo di Airbnb: in cosa si differenzia dalle OTA più note
Da alcuni anni Airbnb, il network di alloggi privati che ha ospitato oltre 260 milioni di persone in 10 anni, ha aperto le porte del suo sito di prenotazioni anche al comparto alberghiero.
Ciò è accaduto in quanto era risultato sempre più difficile per gli ospiti prenotare viaggi last-minute, visto che le case vacanze vengono solitamente prenotate con largo anticipo.
Gli stessi host si sono spesso trovati in difficoltà nell’accettare prenotazioni per il giorno stesso in quanto presi alla sprovvista nel preparare gli spazi.
Così, precisamente dal 2018, Airbnb ha deciso di permettere anche ai professionisti dell’ospitalità come te, di poter accedere al proprio network.
Non tutti gli hotel sono accettati, occorre possedere alcuni standard specifici (ti rimando a questo link di approfondimento), ma sono comunque privilegiate soluzioni come boutique hotel, B&B, pensioni, alberghi storici, etc… strutture dove gli ambienti presentano stili unici e ben distinti.
Come ogni OTA anche Airbnb richiede una commissione per l’uso dei suoi strumenti, ma sicuramente più vantaggiose rispetto a quelle più in uso come Booking (scopri come aumentare le prenotazioni usandolo) o Expedia, perché la commissione varia dal 3% al 5%.
Funzionamento di Airbnb per un hotel
Le tariffe che appaiono sul portale sono quelle trasmesse dall’hotel. A queste, con grande trasparenza verso l’ospite.
Airbnb aggiunge un costo di servizio che varia dal 5% al 15% e che va direttamente al portale, che incassa il dovuto e solo dopo paga il compenso alla struttura ricettiva.
Nella tua strategia tariffaria il costo del servizio che Airbnb richiede incide sulla tua coerenza tariffaria e va valutato con attenzione.
Rispetto alle OTAs tradizionali ti consiglio di impostare su Airbnb una tariffa per i tuoi alloggi un poco più alta (diciamo dal 5% al 8% in più); questo perché la commissione da pagare è minore, nonostante i costi di servizio che applica la piattaforma.
In questo modo sei visibile con un prezzo in linea con la tua strategia tariffaria e non più conveniente rispetto agli altri portali.
Di certo vendere tramite il tuo Booking engine è comunque più remunerativo per te e anche per i tuoi ospiti, perché puoi vendere a prezzi più alti senza aggiunta di commissione e costi di servizio.
A questo punto hai capito che devi considerare Airbnb come una vera e propria OTA da aggiungere al tuo arsenale per attirare prenotazioni.
Non solo, Airbnb da la possibilità di collegare il suo portale a Channel manager e PMS partner in modo tale da poter gestire la tua disponibilità come un vero professionista (a questo link trovi le aziende partner).
Vantaggi dell’utilizzo di Airbnb per la promozione di un hotel
Con l’ingresso su Airbnb la tua visibilità aumenta, perché il portale è uno strumento ormai di successo che si è accaparrato in poco tempo una grossa fetta di mercato.
Considera che i Millennials e la generazione Z usano questi strumenti molto di più rispetto a quelli tradizionali.
Inoltre puoi proporti ad un target diverso di persone alla ricerca di soluzioni più alternative e pronte ad un turismo più a contatto con la cultura locale.
Per questo motivo anche soluzioni in campagna o in montagna, come agriturismi o rifugi alpini, possono raggiungere picchi di notorietà importanti, come gli appartamenti in città o le case vacanze sulla costa.
Come anticipato in precedenza, vendere su Airbnb ti permette di pagare una commissione inferiore sul venduto rispetto alle altre OTA; avrai cosi modo di investire questo risparmio in pubblicità online o nell’acquisto di un booking engine performante.
Se vuoi saperne di più su come effettuare degli investimenti performanti per aumentare la visibilità della tua struttura ricettiva, non dimenticare di contattarmi! Sono esperto in marketing territoriale turistico, oltre che consulente social media e consulente di web marketing.
Mi trovi telefonicamente al 339 6233751, ma puoi anche compilare il form di contatto che trovi qui sotto. Sono operativo a Grosseto e in tutta la Toscana!
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